Non pensavo che avrei fatto le cose che sto facendo a quarant’anni: nel giro di dieci giorno sono passato da un regime di scrittura folle e costante per poi prendere un treno per Roma e spiegare cosa sono, come funzionano e come si fanno i podcast per l’Agenzia nazionale per i giovani (grazie Eugenia, ancora!), per poi salire a Mestre dove mi sono rimesso a scrivere. In mezzo, un giro per il Lungotevere per arrivare fino alla sede di Radiospeaker dove ho fatto una videolezione a sera. Ho girato tanto per la capitale e poi sono tornato dove sono cresciuto, un posto così piccolo e chiuso che sentire i piccoli razzismi e le chiusure mentali venete mi è parsa una cosa quasi dolce.
(Quasi dolce, solo per familiarità, perché non conosco i razzismi e le chiusure romane: non vorrei sembrasse che sono razzista. Solo verso i fascisti.)
A quanto pare, il mio mestiere è strambo. Come un po’ molti altri, di sicuro, ma questo solo conosco di prima mano e su questo solo posso fare i conti: passo da giornate intere di montaggio e missaggio a settimane in cui Logic Pro lo vedo soltanto per i podcast che continuo a fare nel mio tempo. Poi all’improvviso mi capita di andare molto in giro, cosa che tra l’altro pensavo mi sarebbe successo di più - ma effettivamente c’è stato un piccolo evento che ci ha chiusi in casa praticamente un anno e mezzo, non mi posso lamentare più di tanto.
Per ora, per il momento, in questa giornata di sole veneziana, non mi dispiace.
Cose mie che sono uscite
In questo momento nessuna, se ne prospettano diverse all’orizzonte però. Le ultimissime sono state Non è Senza Rossetto, per Audible, e Get Under My Skin per CHAMPS - Stop Afrofobia. Nel primo caso le Giulie mi hanno voluto accanto per portare avanti un discorso che fanno già da sei anni, e per me è stato un onore gigantesco. Nel secondo, è stata un’occasione per ascoltare, imparare e cercare di condividere il più possibile cose che mi riguardano direttamente e indirettamente (e che riguardano in realtà tutte noi).
Cosa ho ascoltato
È uscito un nuovissimo disco di Regina Spektor. L’ho ascoltata tanto, dieci anni fa (il suo Live in London, fosse stata un’audiocassetta, sarebbe oggi rovinatissimo e inascoltabile). Questo Home, Before and After, mi è piaciuto molto.
Cosa voterò tra poche ore
Non lo so ancora, maledizione. Ma andrò a votare. Sicuramente non voterò a destra, perché mi piace chi espande la base di diritti per tuttә, e non chi questa base la restringe o ha idee di controllo nei confronti delle persone. Dall'altra parte c'è un gran casino e non ho ancora fatto mente locale, davvero. Ma mi sembra un mondo più giusto per un numero maggiore di persone, rispetto a quello dei fascisti.
Ti seguo da moltissimo tempo con estremo piacere. E siccome sono di Roma, sono molto felice che la parentesi romana sia stata piacevole. Per renderla completa ti dico quello che un romano ti direbbe anche se non lo conosci o non sai chi sia: "Ma come, passi a Roma e non mi chiami?".
Ok adesso puoi dire di essere stato a Roma.
Tanta stima e complimenti per quello che fai ! Super !