Faccio un calcolo a occhio e direi che dall’ultima newsletter ho percorso circa millecinquecento chilometri, attraversando tutta la pianura Padana e scavallando gli Appennini, tutti in treno. Qualcosina in taxi, va bene, ma ho dato il mio contributo sfruttando appieno il trasporto pubblico. Dici: vabbè capirai, c’è chi si fa il triplo di quegli spostamenti, in meno giorni. Vero, e mi chiedo come facciano: credo che schiumerei, e anche male, a muovermi così tanto. Ma avere dei momenti come queste settimane, momenti in cui la bussola segna una direzione e tu contemporaneamente devi considerare anche quella opposta perché sai già che dopo quella curva c’è un altro lavoro che ti porterà da tutt’altra parte: momenti così sono belli, e appaganti. Lo straniamento di vedere posti così diversi in così poco tempo riverbera in tutto il resto, e c’è poco da fare: sono una persona fortunata.
L’ultima cosa cui avrei pensato, anni fa, nell’immaginarmi la mia routine lavorativa è che non ci fosse routine, e che ogni progetto vive di esigenze sue, anche in contrapposizione con quelle di un progetto che segui in parallelo. Immagino che ci sia chi impazzisce al solo pensiero di una vita lavorativa così, io – confesso – non potrei tollerare situazioni più routinarie di questa, che routine non è.
Cosa è successo oltre a quei 1500 chilometri
I miti dello yoga, il bel progetto di Alice Merlini e Francesco Losapio, si avvicina a grandi passi al suo finale: sabato scorso è uscita la puntata undici, e per una coincidenza incredibile il suo contenuto è pertinente con un grande lutto per la comunità di appassionatə di manga.
Invece su YouTube ho pubblicato un breve video che ricorda a chiunque crei contenuti (contenuti di qualsiasi tipo) di prendersi una pausa, di nutrirsi con cose diverse e che non c’entrano nulla con i contenuti che crea, e che insomma: va bene la passione, ma abbiamo bisogno di respirare.
Il viaggio per arrivare a 15 nuovə iscrittə entro marzo non si è ancora concluso, ma devo dire che è partito alla grande: le prime nuove iscrizioni sono arrivate subito dopo aver spedito l’ultima newsletter. Se vuoi unirti a un gruppo di gente meravigliosa che vuole migliorare il proprio podcast, o capire come farne uno, il laboratorio permanente è il posto giusto.